29-03-2022
NAPOLI SOTTERRANEA (Naples Underground)
https://www.napolisotterranea.org/
IL PIÙ AFFASCINANTE PERCORSO NEL SOTTOSUOLO DI NAPOLI
Napoli Sotterranea è una tappa obbligata a Napoli. Un substrato ricco di storia e legato alla riscoperta di un patrimonio raro, se non unico nel suo genere. Opere di grande ingegneria civile, bellezze indescrivibili e luoghi suggestivi tutti da scoprire. Partecipare alla escursione significa compiere un viaggio nella storia lungo ben 2400 anni, dall′epoca greca a quella moderna, a 40 mt di profondità tra cunicoli e cisterne. Durante l′escursione oltre ad ammirare i resti dell′antico acquedotto greco-romano e dei rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale, si visiteranno il Museo della Guerra, gli Orti Ipogei, la Stazione Sismica Arianna e tanto altro ancora. Sarà, infine, possibile visitare gratuitamente i resti dell′antico Teatro greco-romano, accessibili da una proprietà privata. Si consiglia di indossare scarpe comode e una felpa nei mesi estivi. I percorsi stretti, come i cunicoli, sono assolutamente facoltativi. Scoprire Napoli da un altro punto di vista è una opportunità da non perdere. L′ingresso è nel cuore del centro storico in Piazza San Gaetano n.68.
La Storia del sottosuolo napoletano.
I primi manufatti di scavi sotterranei risalgono a circa 5.000 anni fa, quasi alla fine dell′era preistorica. Successivamente, nel III secolo a.C., i Greci aprirono le prime cave sotterranee per ricavare i blocchi di tufo necessari per costruire le mura e i templi della loro Neapolis e scavarono in numerosi ambienti per creare una serie di ipogei funerari. Lo sviluppo imponente del reticolo dei sotterranei iniziò in epoca romana: i romani infatti in epoca augustea dotarono la città di gallerie viarie e soprattutto di una rete di acquedotti complessa, alimentata da condotti sotterranei provenienti dalle sorgenti del Serino, a 70 km di distanza dal centro di Napoli. Altri rami dell′acquedotto di età augustea arrivarono fino a Miseno, per alimentare la Piscina mirabilis, che fu la riserva d′acqua della flotta romana. Larghi quel poco che permetteva il passaggio di un uomo, i cunicoli dell′acquedotto si diramavano in tutte le direzioni, con lo scopo di alimentare fontane ed abitazioni situate in diverse aree della città superiore. A tratti, sulle pareti, si notano ancora tracce dell′ intonaco idraulico, utilizzato dagli ingegneri dell′antichità per impermeabilizzare le gallerie. Agli inizi del XVI secolo il vecchio acquedotto e le moltissime cisterne pluviali non riuscivano più a soddisfare il bisogno d′acqua della città che si era estesa a macchia di olio e fu così che il facoltoso nobile napoletano Cesare Carmignano costruì un nuovo acquedotto. Fu solo agli inizi del XX secolo che si smise di scavare nel sottosuolo per l′approvvigionamento idrico e si abbandonò una rete di cunicoli e cisterne di oltre 2.000.000 m, diffusa per tutta la città. I sotterranei furono quindi utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale come rifugi antiaerei per proteggersi dai disastrosi bombardamenti che colpirono la città. Le cavità furono illuminate e sistemate per accogliere decine e decine di persone che al suono della sirena si affrettavano a scendere per le scale che scendevano in profondità. Resti di arredi, graffiti e vari oggetti in ottimo stato di conservazione testimoniano ancora oggi la grande paura dei bombardamenti e i numerosi periodi della giornata vissuti nei rifugi, facendo riemergere uno spaccato di vita importante e al tempo stesso tragico della storia cittadina.

THE MOST FASCINATING ROUTE IN THE UNDERGROUND OF NAPLES
Underground Naples is a must in Naples. A substratum rich in history and linked to the rediscovery of a rare, if not unique, heritage. Works of great civil engineering, indescribable beauties and suggestive places to be discovered. Taking part in the excursion means taking a 2400-year journey through history, from the Greek era to the modern one, at a depth of 40 meters between tunnels and cisterns. During the excursion, in addition to admiring the remains of the ancient Greek-Roman aqueduct and the anti-aircraft shelters of the Second World War, we will visit the War Museum, the Hypogeum Gardens, the Arianna Seismic Station and much more. Finally, it will be possible to visit the remains of the ancient Greek-Roman theater for free, accessible from private property. It is recommended that you wear comfortable shoes and a sweatshirt in the summer months. Narrow paths, such as tunnels, are absolutely optional. Discovering Naples from another point of view is an opportunity not to be missed. The entrance is in the heart of the historic center in Piazza San Gaetano n.68.
>The history of the Neapolitan subsoil.
The first artifacts of underground excavations date back to about 5,000 years ago, almost to the end of the prehistoric era. Subsequently, in the third century BC, the Greeks opened the first underground quarries to extract the blocks of tuff necessary to build the walls and temples of their Neapolis and dug in numerous rooms to create a series of funerary hypogea. The imposing development of the underground network began in Roman times: the Romans in fact in the Augustan period endowed the city with road tunnels and above all with a complex network of aqueducts, fed by underground conduits coming from the sources of the Serino, 70 km away from the center. of Naples. Other branches of the aqueduct from the Augustan age reached Miseno to feed the Piscina mirabilis, which was the water reserve of the Roman fleet. Wide what little that allowed the passage of a man, the tunnels of the aqueduct branched off in all directions, with the aim of feeding fountains and houses located in different areas of the upper city. At times, on the walls, you can still see traces of the hydraulic plaster, used by the engineers of antiquity to waterproof the tunnels. At the beginning of the 16th century the old aqueduct and the many rainwater cisterns were no longer able to satisfy the need for water of the city which had spread like wildfire and it was thus that the wealthy Neapolitan nobleman Cesare Carmignano built a new aqueduct. It was only at the beginning of the twentieth century that they stopped digging underground for water supply and a network of tunnels and cisterns of over 2,000,000 m, spread throughout the city, was abandoned. The basements were then used during the Second World War as air-raid shelters to protect themselves from the disastrous bombings that hit the city. The cavities were illuminated and arranged to accommodate dozens and dozens of people who, at the sound of the siren, hurried down the stairs that went down deep. Remains of furniture, graffiti and various objects in an excellent state of conservation still testify to the great fear of bombing and the numerous periods of the day lived in the shelters, bringing to the surface an important and at the same time tragic slice of life in the history of the city.